La chiesa, abbandonata e fatiscente,
umida perché chiusa tutto l’anno,
da dicembre ospitava tanta gente,
fino a poco dopo capodanno.
Con l’aiuto dei suoi amici,
tutti volenterosi ed altruisti,
lavorava con enormi sacrifici,
per la gioia dei cittadini e dei turisti.
Aveva molto a cuore quella chiesa,
per il posto e per quel che rappresentava.
La vedeva abbandonata ed indifesa,
gioiva per la dignità che le ridava.
La piccola era da tanti ben voluta,
portava nuova linfa nel quartiere.
Era precisa, onesta e assai cocciuta,
da non volersi legare alle bandiere.
Il giorno che a “Palazzo” cambiò il vento,
un nano, con un far da camorrista,
senza un motivo e senza un documento,
decise di ergersi a protagonista.
Chiuse la chiesa. Qui comando io!,
disse a Stabiese ed ai suoi amici.
Vi caccio tutti, quanto esiste Dio!,
rendendo gli altri suoi pari assai felici.
Stabiese che era pronta all’accoglienza,
di diverse migliaia di persone,
tuonò a “Palazzo”: questa è un’indecenza!,
e riuscì a far riaprire quel portone.
Fu una magra consolazione per Stabiese,
perché col nuovo anno, un altro nano,
rispetto al primo con più alte pretese,
cambiò la serratura, con un colpo di mano.
Iniziò così un peregrinare,
da un ufficio all’altro del “Palazzo” (per riavere i propri beni).
Proprio non si voleva rassegnare,
il volto dalla rabbia era paonazzo.
Furono sette lunghi mesi di passione,
poi rientrò in quella chiesa, finalmente.
(Pensò) Discutere coi nani è un’illusione,
prese le sue cose ed andò via. Definitivamente!
Trascorso appena un anno di confino,
accortosi dell’errore grossolano,
direttamente il primo cittadino,
vide Stabiese e le tese la mano.
La chiesa ve la diamo in comodato,
c’è da pagare solo l’energia.
Sono felice! Vede, lì son nato.
Firmò il contratto. È fatta, e così sia.
Ma un dì d’agosto (2015) la brutta sorpresa,
per dei lavori chiusero il passaggio.
A novembre si apre, così dice l’impresa,
ma è ancora chiuso, siamo arrivati a maggio!
Che delusione, rabbia e sgomento,
Stabiese cercò anche un buco da fittare,
fece di tutto fino all’ultimo momento.
La sesta mostra? No!, “non s’ha da fare!”
“4 maggio* 2016, l’epilogo”
Mai data fu più profetica
Sperava di tornare in quella chiesa,
ma Stabiese ignorava la realtà.
Non era questa la risposta attesa:
la cappella? Chiusa per inagibilità.
Cos’è cambiato? Chiese al dirigente,
fino a febbraio era tutto a posto.
Niente! È per la sicurezza della gente,
questa è la decisione del preposto!
Questa è la storia, ora la morale.
Hai voglia di sforzarti per far bene.
Tutto qui a Stabia non è mai normale…
E i cittadini pagano le pene!
Massimiliano Greco